Appello Rete delle donne di Bologna
Care,
avrete sicuramente letto la terribile notizia del blitz della polizia al Policlinico di Napoli dovuto, dicono, alla segnalazione anonima di un infanticidio in flagranza (Art. 578 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale),
risoltosi nell’ammissione di un normale aborto terapeutico, dopo lunghi
e illegittimi interrogatori e sequestro del materiale biologico espulso
(previo riconoscimento della "vittima" da parte della madre).
Chi
ci dice che quella telefonata sia mai arrivata? Chi può dire se non
fosse invece in atto un’indagine ambientale, se non vi fosse tra le
corsie un poliziotto in borghese in attesa di poter punire quei pochi
medici che non obiettano all’IVG? Viviamo in questi giorni un
accanimento generalizzato (disumano e rabbioso) contro la libertà di
scelta delle donne che si sta traducendo sempre più in violenze e
ingiurie. In stigmatizzazioni senza senso e ora, addirittura, in un
tentato arresto! Questo atto vigliacco risuona nella testa di tutte
come un temibile avvertimento: vi puniremo, assassine! Ma noi non siamo
assassine e tanto meno abbiamo paura. Siamo soltanto sempre più
indignate e pronte a difendere le nostre vite, la nostra dignità di
donne libere di scegliere.
E’ chiaro come il protocollo firmato dai ginecologi cattolici romani
sulla rianimazione del feto sia colpevole di aver creato un clima di
criminalizzazione delle donne che vogliono o che sono costrette ad
abortire. E’ chiaro che la proposta di moratoria sull’aborto di Ferrara
ha avuto echi straordinari tra gli integralisti che siedono e
siederanno nel nostro parlamento. E’ chiaro il servilismo del nostro
ceto politico ai diktat vaticani così come pare chiaro che non possiamo
accettare una campagna elettorale tutta incentrata su come
stigmatizzare i nostri corpi e come limitare la nostra libertà di
autodeterminazione.
Le
compagne napoletane saranno giovedì 14/02/2008 alle 17.00 in presidio
in Piazza Vanvitelli. Le donne in tutta la nazione stanno organizzando
presidi in concomitanza con quello napoletano.
A
Bologna l’appuntamento è alle 17.00 sotto l’Ospedale Sant’Orsola (Via
Massarenti 9), cioè alle porte del reparto di ginecologia con il più
alto numero di obiettori di coscienza, ove, insomma, il servizio
pubblico non garantisce l’applicazione della Legge 194.
Rete delle donne di Bologna
Upload da Femminismo a Sud
Oggi 14 febbraio,
in solidarietà con la donna di napoli, per difendere il diritto di
scelta di ciascuna di noi e contro l’irruzione della polizia fatta a
Napoli al Policlinico Federico II – contemporaneamente al presidio che
si farà a Napoli alle 17.00 a Piazza Vanvitelli, ce ne sarà un altro sempre alle 17.00 al Sant’Orsola di Bologna in via Massarenti 9, e a Milano alle 17.30 in Piazza San Babila e ancora a Milano in Via della Commenda alle 18.00 sotto la Clinica Mangiagalli, a Brescia alle 18.30 davanti gli Spedali Civili, a Roma alle 17.00 davanti al Ministero della Sanità, Lungotevere Ripa 1, a Firenze alle 17.00 davanti alla Prefettura in Via Cavour 1, a Venezia
alle ore 15.30 davanti l’ex ospedale G. B. Giustinian, Dorsoduro 1454
(Fondamenta Ognissanti) sede attuale del consultorio, e in altre città
in luoghi ancora da precisare (aggiornerò il post e l’agenda alla
vostra destra via via che arrivano notizie).
Molti i comunicati, tra gli altri quelli di: Udi nazionale; Collettivo femminista Degeneri; Rete delle donne di Bologna; Assemblea delle femministe e lesbiche romane; MaiStat@Zitt@; Giuristi Democratici.
Dai presìdi reali a quelli virtuali.
In rete è tutto un fiorire di iniziative, pagine, pensieri, simboli,
parole in difesa della 194 e/o in solidarietà con la donna di napoli.
Provo a tenere traccia di questo bel corteo virtuale e se ci siete
anche voi, segnalatelo tra i commenti e così allunghiamo la lista 🙂
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