Comunicato Figlie Femmine sulla Manifestazione Nazionale contro la violenza maschile sulle donne

 

Un muro è stato abbattuto, sabato 24 novembre a Roma eravamo 150 mila a manifestare contro la violenza maschile sulle donne e la relativa strumentalizzazione che la politica istituzionale ne fa.  
La violenza contro le donne si riversa  soprattutto tra le mura domestiche , quindi in quel contesto familiare tanto rivendicato come unico luogo legittimo di espressione affettiva e sessuale delle persone. Un concetto di famiglia che si riveste di eteronormatività e reitera pratiche  di sopraffazione maschile. Per questo non ci stupisce, ma ci indigna, la presenza di parlamentari che hanno approvato e redatto provvedimenti securitari e che allo stesso modo sostengono iniziative come il “family day”, espressione di una cultura integralista cattolica e sessista.
Noi manifestanti abbiamo scelto, rivendicato e reso noto sin dall’inizio  l’autodeterminazione delle nostre pratiche e quindi la nostra autonomia politica. Riteniamo che i tentativi di strumentalizzazione siano stati fermati in modo coerente rispetto alla piattaforma di convocazione.
Abbiamo condiviso la pratica separatista della manifestazione perché viviamo il separatismo  come parte del nostro percorso politico che alterna momenti di riflessione tra donne a pratiche miste, nel rispetto di tutte le differenze che attraversano i femminismi.
Nonostante il becero tentativo dei media di oscurare questa manifestazione straordinaria e partecipata, ne rivendichiamo la portata e la valenza politica. Un rinnovato femminismo si fa strada in una società che continua a proporre valori reazionari e fallocentrici, volti a negare la libertà di autodeterminazione delle donne in ogni ambito della vita.
La manifestazione del 24 Novembre ci ha reso più unite e più determinate nell’affermazione della nostra libertà.
Figlie Femmine è un collettivo femminista universitario che intraprende un percorso che ci vede quotidianamente protagoniste di una lotta contro tutte le dinamiche di potere escludenti e repressive. Essere femministe significa essere antifasciste e antirazziste per un modello identitario  che faccia delle differenze la propria ricchezza. Essere figlie femmine significa combattere ogni giorno per l’autodeterminazione di ogni individuo, contro ogni tipo di oppressione, a comincare da quella della morale cattolica.                                           

Spezziamo le catene del patriarcato!!!

 Bologna, 27 novembre 2007
  Figlie Femmine

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